domenica 21 settembre 2008

Di Alitalia e di calcio

Il tentativo di salvare l'Alitalia attraverso la CAI prevede la creazione di una nuova società priva della zavorra dei debiti pregressi. Questi debiti rimarrebbero quindi a carico dello stato, ossia di ciascuno di noi; gli imprenditori coinvolti nella nuova Alitalia si troverebbero quindi ad investire su un soggetto completamente vergine, che dovrebbe raccogliere solo l'eredità nominale (e la funzione non indifferente di compagnia di bandiera italiana) e non l'eredità economica.
Tutto ciò mi ricorda moltissimo quello che è successo più volte nel calcio: vecchie squadre indebitate (Fiorentina, Napoli, Perugia, Torino) dismesse con tutti i debiti (pagati da chi?) e nuovi imprenditori che hanno raccolto il nome (e i tifosi) ma non la zavorra. Per Alitalia qualcuno si è lamentato; per il calcio non ho sentito alcuna voce contraria.

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