sabato 27 ottobre 2007

La lingua open source

Pensate come sarebbe bello se potessimo facilmente comprenderci con gli abitanti di altre nazioni. Attualmente, quando va bene, ci si sforza di usare una specie di inglese minimale, con gravi difficoltà e senza la possibilità di scambiarsi veramente informazioni complete. Una soluzione ci sarebbe: studiare tutti, come seconda lingua straniera, una lingua semplice, regolare, il cui apprendimento completo possa essere svolto in un anno di studio al massimo, e che quindi, senza problemi, possa diventare uno strumento comune di comprensione, facilmente disponibile per tutti senza particolari sforzi. Un linguaggio di questo tipo dovrebbe in più non essere "proprietario", per evitare che lo studio diffuso e generalizzato possa essere visto come una imposizione imperialista. Dovrebbe essere un linguaggio "di tutti", veramente open source, senza alcun copyright. Esiste un linguaggio del genere? Chiedete a Zamenhof...

1 commento:

Anonimo ha detto...

L'Esperanto è una lingua semplice, regolare, con una storia più che centenaria ed una vasta diffusione anche a livello di opere prodotte. Se fosse insegnata come seconda lingua straniera in tutte le scuole dell'Unione Europea, magari accanto all'inglese, sarebbe un ottimo strumento di comprensione e non andrebbe minimamente ad intaccare la solidità e la cultura della lingua madre. Sarebbe solo un veicolo di comprensione reciproca senza alcuna pretesa imperialistica!