giovedì 25 ottobre 2007

Il nostro mondo è dominato dal consumismo, e questo lo sappiamo bene. Fondamentalmente, tutto ciò significa che qualcuno ci instilla bisogni e desideri e noi, pensando che questi bisogni indotti siano in realtà bisogni primari, ci danniamo l'anima per soddisfarli. Ora, visto che la felicità è soprattutto l'accontentarsi di quello che si ha, l'idea di non avere è di per se stesso uno strumento di infelicità, o quantomeno di insoddisfazione; inoltre, il bisogno di indurre sempre nuovi desideri per alimentare la foga dei consumi, spinge la massa dei produttori a inventare sempre nuovi metodi per solleticare la massa dei consumatori. Che bello tutto questo! Bisognerebbe ogni tanto fermarsi e chiedersi: quali sono i reali bisogni personali? Mangiare, bere, riposarsi, fare sesso e avere rapporti interpersonali. Tutto il resto? Tutto il resto fa parte di un meccanismo, ed io a volte da questo meccanismo mi sento stritolato!

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